Pini da abbattere, opposizione interroga Barisano: "È stato rispettato il regolamento?"
VASTO. "Quali sono le motivazioni che hanno portato l'assessore all'Ambiente ad esprimersi favorevolmente alla delibera di giunta? Sono stati fatti tutti gli accertamenti che documentino l'impossibilità di soluzioni tecniche alternative alla eradicazione per il mantenimento in sito degli alberi sani, che tra l'altro danno nome e identità all'area definita 'Due pini'? Se e in quanti progetti approvati, la stessa metodica solerzia, messa in campo da questa amministrazione contro il patrimonio arboreo sotto la voce 'riqualificazione', viene utilizzata per la manutenzione di strade e marciapiedi anche su segnalazione o denunce di cittadini che inciampano o per l'abbattimento di barriere architettoniche?".
Questi i quesiti sui quali i consiglieri comunali di opposizione Maria Amato e Alessandra Notaro, del gruppo "La Buona Stagione", e Alessandra Cappa e Giuseppe Soria, del gruppo "Vasto Popolare e Liberale", vogliono risposte dall'assesore Gabriele Barisano.
Sotto la lente di ingrandimento c'è la riqualificazione della Villetta Quartiere San Paolo e Parcheggio Due Pini approvata dalla Giunta Comunale con Deliberazione numero 234 in data 26 settembre 2023.
Cosa dice la Delibera
Nelle premesse di quest'ultima si motiva la ineluttabilità della scelta per cui "l'intervento risolutivo della problematica in essere è quella dell’estirpazione dei pini marittimi". Altresì l'abbattimento di 16 pini è motivata dal fatto che "il sollevamento delle superfici, carrabili e pedonali sono dovute alla presenza diffusa di pini marittimi, piantati nell’area, tra l’altro in concomitanza con altre essenze arboree. Che il pino marittimo è una pianta che necessita di ampi spazi intorno a sé e dà il meglio quando cresce in radure ed in praterie, lontano dalla concorrenza di altri alberi. Che questa specie è famosa per il suo apparato radicale superficiale e per i problemi che questo causa al manto stradale quando viene coltivata in prossimità di strade ed edifici. Che la soluzione di potare le radici delle piante è da evitare nella maniera più assoluta perché questo intervento minerebbe fortemente la stabilità della pianta, con grossi rischi per gli edifici e le persone che si trovano nelle vicinanze".
Cosa chiedono i consiglieri
I quattro consiglieri, quindi, affermano: "Nelle premesse riportate fedelmente, né nel restante testo, si parla di piante malate, di pericolo alla incolumità delle persone. Il progetto prevede dopo l'estirpazione, la messa a dimora di nuove piante di cui 8 nell’area in oggetto e 24 in altre zone del territorio comunale, depauperando così l'area in questione del 50% delle piante e senza specificare quali sono le altre zone in cui verranno posizionate le 24 piante, quali cultivare, di che età, di che dimensioni di tronco. Lo stesso assessore all'Ambiente, ha dichiarato di aver ricevuto denunce da persone che sono cadute, di aver applicato il regolamento del verde pubblico e che per ogni albero abbattuto, ne saranno ripiantumati due (Leggi) glissando ad arte sulla parte di Regolamento che recita all'art 8 che 'per l’abbattimento di alberi nei luoghi pubblici e privati deve essere preventivamente accertato lo stato di pericolo o di danno costituito dal permanere della pianta, l’eventuale condizione patologica degenerativa, oppure, durante la realizzazione di opere, deve essere accertata l’impossibilità di mantenere l’albero in sito'".
E contro l'abbattimento dei pini già nei giorni scorsi si è opposto il comitato "Amici degli alberi" (Leggi). Anche quest'ultimo ha richiesto un incontro in Comune, nonché inviato una segnalazione ai carabinieri forestali affinché valutino se c'è stato rispetto del Regolamento del Verde.